SERVIZI

Home | Servizi | Endodonzia

Endodonzia

L’endodonzia è quella disciplina odontoiatrica che si prefigge lo scopo di trattare la parte più interna del dente ove è sito il nervo (endo=dentro, donzia=dente).

Quando la carie non è diagnosticata nelle sue fasi precoci procede verso il centro del dente andando a infiammare la polpa dentale ossia il “nervetto” che si trova al suo interno. In una prima fase questa infiammazione può essere ancora reversibile e prende il nome di iperemia pulpare: se un dente è uno stato di iperemia pulpare il paziente avrà sensibilità spiccata con alcuni stimoli come il dolce e il freddo e solo raramente un dolore spontaneo. In questo stadio si può ancora tentare di eseguire una otturazione prima di devitalizzare il dente così da mantenerne la vitalità. Un dente vitale è un dente più resistente e più forte di un dente che ha subito una terapia canalare (devitalizzazione) e per questo talvolta è importante tentare inizialmente di evitare questo trattamento di rimozione del nervetto che porta ad avere un dente meno idratato e quindi più debole perché meno capace di assorbire gli stress meccanici.

Nelle fasi più avanzate l’infiammazione del nervetto diviene irreversibile potendo portare al classico mal di denti con dolore pulsante spontaneo. All’insorgenza di questa sintomatologia non resta che presentarsi dal Dentista per procedere con la devitalizzazione. In alcuni casi invece, se la carie procede molto lentamente, la polpa dentale va incontro a necrosi senza o con pochissimi fastidi per il paziente: anche in questa situazione è comunque necessario procedere alla terapia canalare dell’elemento dentale poiché il nervetto morto è un terreno di crescita per i batteri che possono provocare nel tempo ascessi o granulomi (ossia focolai infettivi localizzati nell’osso adiacente al dente necrotico).

La devitalizzazione di un dente (o come meglio si dovrebbe definire la terapia canalare o la terapia endodontica) consta di tre fasi: una prima fase che prevede la rimozione della polpa dentaria (nervetto), una seconda fase di disinfezione del sistema di canali all’interno della radice in cui si trovava il nervetto ed una terza ed ultima fase che prevede il sigillo dello spazio interno della radice del dente attraverso delle resine specifiche. Normalmente il trattamento endodontico di un dente avviene in un’unica seduta e contrariamente a quanto si possa pensare non è una procedura dolorosa per il paziente se si esegue l’opportuna anestesia della zona.

Troviamo poi un’altra procedura all’interno di questa branca odontoiatrica: il ritrattamento endodontico. A seguito di una terapia endodontica incongrua o semplicemente per il passare del tempo può capitare che all’interno dei canali di un dente dei batteri trovino spazio di crescita diventando in numero tale da fuoriuscire dalla radice in corrispondenza del suo apice ossia di quel piccolo forellino da cui un tempo entrava il nervetto. Questa proliferazione batterica oltre l’apice radicolare può dare origine ad un granuloma. Il granuloma non sempre è qualcosa che porta dei fastidi ma essendo un piccolo focolaio infettivo va trattato: in questo caso, per la sua risoluzione, occorrerà eseguire un nuovo trattamento canalare (un ritrattamento appunto) eliminando dai canali la vecchia resina usata per la loro chiusura, disinfettando nuovamente l’interno del dente e creando un sigillo con una nuova resina.

PRENOTA 

UNA VISITA

Segnala la tua disponibilità,
sarai contattato per confermare
il tuo appuntamento.